di AbbiateinBici
12 Ottobre 2024

Censimento del traffico

Che cosa rileviamo

Dal 2008, ogni anno in settembre, in occasione della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, contiamo i passaggi, dalle 7:30 alle 13:30 di un giorno di mercato, delle persone in bicicletta. In alcune occasioni abbiamo anche monitorato il traffico pedonale ed automobilistico. Di fatto siamo gli unici a rilevare annualmente dati numerici sul traffico della città di Abbiategrasso.

2024 (17° anno): città sempre meno a misura di bici

Venerdì 20 settembre, giorno di mercato, dalle 7:30 alle 13:30 abbiamo contato i passaggi delle persone in bicicletta, come ogni anno, in via Mazzini, via Pavia, via XX Settembre e corso Italia.
Nelle 6 ore del censimento abbiamo 3451 passaggi di persone in bici. 

Ancora tanti i coraggiosi che osano pedalare nel traffico, nonostante la totale assenza di attenzione degli amministratori per la mobilità attiva. Erano mediamente quasi 5600 nei rilevamenti dal 2013 al 2019; sono circa 4200 dal 2020 in poi, con un calo medio superiore al 20%.

La figura mostra il numero di passaggi di persone in bicicletta, rilevati in quattro punti di accesso al centro cittadino, dalle 7:30 alle 13:30 di una mattina di mercato a metà settembre dal 2013 al 2024. E’ indicata anche la “linea di tendenza” (tratteggio azzurro) dei passaggi totali nel tempo.

Le ragioni di un decennio in diminuzione? La paura, la sensazione di pericolo in mancanza di misure per la sicurezza dei ciclisti nel traffico. Diminuiscono i ciclisti abituali anziani per ovvie ragioni di età, ma non vengono sostituiti da altri più giovani, che non hanno imparato a considerare la bici un mezzo di trasporto per gli spostamenti quotidiani, spaventati fin da piccoli dai genitori che, nel timore del traffico, li hanno sempre trasportati ovunque in auto.

Transizione energetica, cambiamento climatico, transizione ecologica, mobilità sostenibile, decarbonizzazione sono concetti che non riguardano la nostra città. “Abbiategrasso è diversa” e ai suoi amministratori piace andare controcorrente: mentre a livello globale si lavora per ridare spazio alle persone, qui se ne dà sempre di più agli automezzi.

2023 (16° anno): abbiamo contato pedoni, bici e auto

Venerdì 26 settembre, giorno di mercato, dalle 7:30 alle 13:30 abbiamo contato i passaggi delle persone in bicicletta, a piedi e in automobile in quattro punti di accesso al centro: via Mazzini, via Pavia, via XX Settembre e corso Italia.
Nelle 6 ore del censimento i nostri volontari hanno contato 14’000 passaggi di persone in bici e a piedi (rispettivamente 4’432 e 9’576), e 6’500 auto.

Sono dunque tantissimi gli abbiatensi che si muovono attivamente, quasi un quarto degli abitanti, nonostante la assenza di misure per la loro sicurezza in strada. I ciclisti sono sempre molto numerosi, ma in 10 anni sono diminuiti del 20%, in controtendenza alla crescita che si osserva in tutte le città che investono sulla mobilità sostenibile. A dissuadere dall’uso della bici per gli spostamenti urbani è probabilmente l’insicurezza generata dal trovarsi in mezzo a un traffico veicolare sempre più intenso, pericoloso e irrispettoso dei diritti degli utenti fragili. A titolo di esempio: in corso Italia nel tratto tra via Manzoni e via Misericordia, 2’690 pedoni sono confinati su due striminziti marciapiedi sempre occupati da auto in sosta e 1’739 ciclisti devono condividere la strada con 1’258 auto (e ogni auto ingombra quanto 10 biciclette). Gli utenti fragili qui sono quattro volte gli automobilisti, ma sono questi ultimi a prendersi quasi tutto lo spazio. Situazioni analoghe anche negli altri punti di osservazione: pedoni e ciclisti sono dappertutto molto più numerosi degli automobilisti, ma si trovano costretti in spazi insufficienti o obbligati a pedalare in mezzo alle auto.
Qualche dato sulle auto. Dal passaggio a livello di via Mazzini sono transitati 2’800 automezzi, in via Pavia 2’000, sul ponte di san Pietro circa 1’300. Hanno attraversato il centro storico 2’000 automobilisti; quasi un terzo (614) sono usciti da corso san Martino, passando tra le migliaia di persone che affollano il mercato. Da una nostra indagine del 2019 risulta che un terzo degli automobilisti che entrano in centro esce in meno di 10 minuti e un altro terzo in meno di 20 minuti; ne consegue che 1’200 automobilisti passano senza ragione, visto che non si fermano o al più riescono a bere un caffè o prelevare al Bancomat parcheggiando ovviamente in divieto di sosta. Difficili da spiegare i quasi 5’000 automobilisti di via Mazzini e via Pavia, ma potrebbe essere un modo per aggirare le code di via Dante.
Per rendere più sicure, belle e vivibili le strade cittadine e aumentare qualità e fruibilità dell’ambiente e dello spazio pubblico, occorre favorire la maggioranza virtuosa che si sposta a impatto ambientale zero, reprimendo la sosta irregolare e attuando misure per disincentivare il passaggio degli autoveicoli sia lungo i bastioni che in tutto il nostro piccolissimo centro.

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